venerdì 15 maggio 2020

"Elevare" nel XX secolo | STEP#15

FUNIVIA PER IL TRASPORTO DI PERSONE

Una funivia è una tipologia di mezzo di trasporto a fune, finalizzato al trasporto di persone o cose i cui veicoli, costituiti da cabine o piattaforme, risultano sospesi ad una fune e vengono trainati da un'altra fune. Le funivie sono utilizzate particolarmente in regioni montuose per la capacità di superare in poco tempo dislivelli anche notevoli, ma esistono numerosi esempi di installazioni a sviluppo pianeggiante o misto, sopra corsi d'acqua o in aree urbane.

Funivia austriaca a Zell am See.

Nel 1907 fu aperta a San Sebastián (Monte Ulia) la prima funivia per il trasporto di persone, progettata dall'ingegnere spagnolo Leonardo Torres y Quevedo e dismessa nell'agosto del 1912. Nel 1908 fu aperto a Bolzano il primo impianto per passeggeri dell'Europa Centrale: si tratta della funivia del Colle, ancora in servizio.
Un fondamentale passo in avanti fu ottenuto grazie al miglioramento delle caratteristiche meccaniche delle funi che già agli inizi del 1900 potevano vantare una resistenza meccanica di 180 kg/mmq.

Possiamo ritenere che la prima funivia di tipo moderno con sostegni in acciaio fu costruita nel 1912 per collegare Lana a S.Vigilio presso Merano ed era adibita a trasporto di persone. La costruzione fu eseguita dalla Cerretti e Tanfani su progettazione iniziale dell’ingegnere Emil Strub. Tale notevole progetto fu portato a termine dall’ingegnere Luis Zuegg. Era costituita da due tronchi con lunghezza ciascuno superiore a 1000 metri e dislivello ciascuno superiore a 500 metri: aveva ben 39 sostegni e la campata più lunga era di 250 metri. La vettura del peso di 4000 kg portava 16 persone alla velocità di 2,5 m/sec. Le funi portanti avevano un diametro di ben 60 mm, ed erano formate da 34 trefoli di 7 fili ciascuno: le funi traenti avevano diametro di 30 mm, anima centrale in canapa, ed erano composte da 42 fili. Questo impianto aveva anche delle funi laterali di guida per limitare le oscillazioni laterali delle vetture e motore di recupero.

Tale impianto era dotato di un freno elettromagnetico di servizio a mancanza di corrente, di un freno di emergenza a mano e di un ulteriore freno di servizio manuale. Vi era il dispositivo centrifugo di controllo della velocità massima e l’arresto automatico delle vetture in fine corsa.
Le vetture avevano illuminazione, telefono e vi era perfino il freno di vettura


fonti 

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